Belvedere

Il Belvedere (U Tunnu),costruito in stile barocco all’inizio del XIX secolo, è un’ampia terrazza che domina la bella piana di Gela e le montagne circostanti da cui si possono godere favolosi tramonti. Il panorama era molto apprezzato dai cittadini, che ne fecero la meta preferita delle loro passeggiate, per cui agli inizi del 1800, gli amministratori sentirono il bisogno di proteggerlo dandogli una forma baroccheggiante. Il pavimento, inizialmente, non aveva un unico piano, ma era a due livelli di altezza: il primo più ampio aveva lo stesso livello della strada di accesso con i due lati esposti a nord e a sud bombati a forma di un perfetto semicerchio, i lati avevano i parapetti in muratura alti circa 1,50 metri, i sedili in pietra e due torrette all’entrata sopra i quali erano sistemate due lanterne per l’illuminazione. Nel 1884 venne fornito di una ringhiera e nel 1911 il pavimento in mattoni grezzi venne sostituito con un altro in cemento. Dopo la frana, del 1921, nel piano inferiore che determinò l’improvvisa caduta del muro di cinta di sud-ovest, il sindaco Gaetano Samperi, provvedette a farlo ricostruire, a far rafforzare i muri, e lo dotò di tutti i lavori in ferro. Il Belvedere venne chiuso da un’artistica cancellata in ferro battuto costituita da tre ante, delimitata da quattro piantoni di sostegno, di cui due laterali fisse, mentre la parte interna venne tutta recintata con una semplice ringhiera e venne fornita, nella parte nord e sud-est, da sedili semplici in ferro battuto. L’opera venne inaugurata il 10 maggio 1925.

Fonte: Angelo Marsiano, Geografia antropica, Caltanissetta, Lussografica, 1995